Diffusione di Polizze contro il Rischio Operativo nelle Imprese con almeno 20 Dipendenti

da | Set 12, 2023 | TPA Polizza Danni | 0 commenti

La Banca d’Italia raccoglie annualmente informazioni sull’attività ordinaria e straordinaria da un campione stratificato di imprese italiane operanti nei settori industriali e nei servizi non finanziari, ognuna con almeno 20 dipendenti.

Nonostante il campione rappresenti un universo relativamente limitato (circa 75.000 imprese) rispetto alle circa 4,4 milioni di imprese italiane, esso contribuisce con oltre il 70% del totale nazionale in termini di fatturato.

Nel 2020, il questionario somministrato conteneva una sezione dettagliata riguardante l’esposizione delle imprese ai rischi operativi e la presenza di coperture assicurative corrispondenti. Alle imprese è stato chiesto se possedevano una o più delle seguenti coperture: • Furto e incendio; • Trasporto merci; • Credito (incluso l’export) e cauzioni; • Cyber risk; • Responsabilità civile verso terzi e dipendenti; • Rischi naturali e climatici.

Diffusione Totale

La grande maggioranza delle imprese censite (oltre il 90%), ponderate con pesi che riflettono la probabilità di essere selezionate dall’universo, dispone di coperture assicurative per proteggersi da rischi legati a incendi, furto e danni a terzi. Queste rappresentano polizze “tradizionali” che frequentemente sono incorporate in prodotti multirischio.

La copertura assicurativa per rischi naturali e climatici segue con quasi il 70% delle imprese, un segno che vi è una notevole consapevolezza riguardo all’importanza di questo tipo di eventi. Oltre la metà delle imprese che trasportano merci ha una copertura assicurativa, ma bisogna considerare che in alcuni settori questo rischio è trascurabile.

Un ragionamento analogo vale per le coperture legate a credito e cauzione, presenti solo nel 28% delle imprese, poiché il settore di attività e la dimensione rivestono un ruolo determinante in questa categoria di rischi.

Infine, la percentuale di imprese assicurate contro i rischi cibernetici (22%) è notevolmente più bassa. Questo può derivare da diversi fattori, tra cui la scarsa consapevolezza dell’importanza di tale rischio – sebbene sia in crescita negli ultimi anni – e lo stato ancora iniziale dello sviluppo del mercato per questi prodotti.

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