Sicurezza informatica e cyber crime: Prospettive per il 2024

da | Gen 15, 2024 | Sicurezza Informatica

Il Panorama dei Cyber Attacchi: Una Crescita Preoccupante

L’anno in chiusura si è distinto per un incremento allarmante negli attacchi informatici, testimoniato da casi di alto profilo come Federprivacy e PA Digitale. L’espansione del fenomeno Crime-as-a-Service (CaaS) ha contribuito a questa tendenza inquietante, come sottolineato dall’EUROPOL nel suo report IOCTA 2023.

I settori più vulnerabili rimangono l’Healthcare, il manifatturiero e le Pubbliche Amministrazioni, spesso carenti nella sicurezza informatica e nella formazione. L’impatto economico è in crescita, con perdite previste a 10.5 triliardi di dollari entro la fine del 2024 a causa di data breach e attacchi ransomware.

Intelligenza Artificiale e Machine Learning: Armi a Doppio Taglio

Nei prossimi mesi, è previsto un incremento nell’uso dell’Intelligenza Artificiale (AI) per rafforzare la complessità delle minacce informatiche, in particolare nei casi di Business Email Compromise (BEC) mirati al phishing e, più specificamente, allo spear phishing.
Parallelamente, i modelli di Machine Learning (ML) affronteranno sfide crescenti legate al rischio di manipolazione attraverso input malevoli, evidenziando la necessità urgente di rafforzare le loro difese contro gli “Adversarial Attacks”, i quali possono avere conseguenze devastanti.
Recentemente, un fenomeno emergente, sebbene estraneo alla criminalità informatica, proviene dal settore artistico. Gli artisti hanno iniziato ad applicare tecniche di Data Poisoning per tutelare le proprie opere da furti o usi illeciti, impedendone la rielaborazione e la diffusione non autorizzata attraverso sistemi basati sull’AI.
Tuttavia, l’AI riveste un ruolo fondamentale anche nella difesa, specialmente nelle attività di rilevamento delle minacce effettuate da applicazioni di Endpoint/Managed Detection and Response (EDR/MDR) e di Security Information and Event Management (SIEM). Questa tecnologia è essenziale per automatizzare e ottimizzare i processi di sicurezza.
In un contesto di continua evoluzione, le organizzazioni sono chiamate a integrare strategie di cybersecurity che bilancino in modo efficace i rischi e i benefici derivanti dall’uso dell’Intelligenza Artificiale.

Deep Fake e Misinformation: Nuove Frontiere della Disinformazione

Si prevede che nel corso del 2024 le campagne di propaganda e disinformazione online subiranno un’escalation, con l’Intelligenza Artificiale (AI) che funge da catalizzatore per la loro amplificazione.
Date le capacità delle tecnologie deepfake, è ragionevole aspettarsi che queste possano avere un impatto destabilizzante sugli equilibri democratici, sia a livello nazionale che internazionale. In particolare, queste tecnologie potrebbero influenzare significativamente l’opinione pubblica attraverso la diffusione di fake news sempre più realistiche e ingannevoli. Tale fenomeno ha visto un incremento del 1000% negli ultimi sei mesi, segnalando una tendenza inquietante verso la manipolazione sofisticata dell’informazione.

Minacce Cyber Specifiche per il Mobile

Il ruolo dei deepfake emerge come un fattore critico anche nella sicurezza dei dispositivi mobili, un ambito in cui truffe e furti di dati si stanno evolvendo, utilizzando frequentemente tecniche di voice scam per condurre attacchi di varia complessità.
L’espansione del lavoro a distanza, la diffusione delle politiche Bring Your Own Device (BYOD) e l’uso combinato di dispositivi personali e aziendali per comunicazioni di natura sia personale sia professionale rappresentano fattori che amplificano i rischi. Di conseguenza, si prevede che nel 2024 le minacce al settore mobile, già in aumento rispetto agli anni precedenti, possano subire un’ulteriore crescita. Questa tendenza sottolinea l’importanza di adottare misure di sicurezza più robuste e consapevoli in questo settore in rapida evoluzione.

IoT Security e l’avvento dell’AI-Augmented IoT

Con una proiezione di oltre 207 miliardi di dispositivi IoT connessi entro la fine del prossimo anno, l’Internet of Things (IoT) rappresenterà un aspetto cruciale nella sicurezza informatica.
L’impiego diffuso di dispositivi in settori delicati, come quello sanitario, richiede una maggiore enfasi sulla protezione dei dati personali. È fondamentale monitorare non solo i rischi, ma anche le opportunità associate all’implementazione dell’AI-Augmented IoT (AIoT).
L’AIoT, che integra l’Intelligenza Artificiale con l’IoT, porta a un miglioramento dell’autonomia e dell’efficienza dei dispositivi. Questo consente un’analisi proattiva delle minacce, accelerando l’identificazione di comportamenti anomali e prevenendo intrusioni in tempo reale, migliorando la resilienza dei sistemi. Inoltre, questa tecnologia facilita una gestione della sicurezza più adattiva e intelligente, minimizzando gli errori umani e potenziando l’efficacia delle misure di protezione. Tuttavia, l’AIoT necessita di protocolli avanzati per la sicurezza dei dati al fine di prevenire la perdita di informazioni sensibili e mitigare i rischi per la privacy.
Parallelamente, l’IoT promuove l’uso di strumenti come i digital twins, che hanno dimostrato la loro efficacia nel campo della cybersecurity, anche in settori precedentemente non esplorati. Questi modelli digitali avanzati consentono di simulare scenari di attacco e valutare vulnerabilità in ambienti virtuali, potenziando così la resilienza e l’efficacia delle risposte agli incidenti di sicurezza in ambienti IoT sempre più complessi e interconnessi.

Cybercrime-as-a-Service (CaaS): Accessibilità e Impatti

Un altro aspetto preoccupante è l’evoluzione del mercato nero del cybercrime, che sta diventando sempre più sofisticato. Questo mercato offre una gamma di servizi che varia dalla vendita di dati rubati tramite ransomware alla disponibilità di “kit” completi per orchestare attacchi su vasta scala.
In relazione ai fenomeni di Cybercrime-as-a-Service (CaaS) e Everything-as-a-Service (XaaS), gli esperti sottolineano che la facilità d’accesso a questi servizi nel mondo del cybercrime sta allargando significativamente il numero dei potenziali aggressori. Questi individui, senza necessariamente possedere competenze tecniche avanzate, possono ora partecipare attivamente al crimine informatico, attratti dalla prospettiva di guadagni facili. Questo trend evidenzia un mutamento preoccupante nel panorama del cybercrime, dove la barriera all’entrata si abbassa, permettendo a un numero maggiore di individui di partecipare a attività criminali in rete.

Ransomware 2.0: Evoluzione della Minaccia

L’innovazione e la crescente redditività del fenomeno ransomware, unitamente all’impiego da parte di entità statali per scopi bellici o di spionaggio, riaffermano la necessità di trattare questa minaccia come una priorità assoluta in termini di sicurezza.
Si osserva che gruppi criminali ben strutturati stanno progressivamente evolvendo nelle loro strategie di monetizzazione dei dati rubati. Oltre alla tradizionale estorsione ai danni delle organizzazioni colpite, questi gruppi iniziano a vendere i dati a terze parti per scopi nefasti, seguendo una modalità criminale conosciuta come Ransomware 2.0.
Questa nuova forma di ransomware incorpora tattiche più aggressive e sofisticate, elevando la minaccia a un livello di complessità e pericolosità senza precedenti. Diversamente dal ransomware tradizionale, che si limita a crittografare i dati e richiedere un riscatto per la loro decrittazione, il Ransomware 2.0 combina l’estrazione dei dati a una doppia estorsione. Gli aggressori non solo richiedono un pagamento per la decrittazione dei dati, ma anche per evitarne la divulgazione, intensificando così la pressione sulle vittime.
Si assiste inoltre all’emergere di servizi di Ransomware-as-a-Service (RaaS) nei mercati underground, che consentono anche a criminali informatici meno esperti di eseguire attacchi avanzati. Questo tipo di malware sta diventando sempre più polimorfo, capace di modificare il proprio codice o la propria firma digitale, e si avvale di tecniche di attacco sempre più elaborate, come il phishing, l’exploit di vulnerabilità di rete o l’attacco brute force, per infiltrarsi nei sistemi bersaglio.
A causa della sua natura mutevole e sfuggente, che rende il ransomware polimorfo difficile da rilevare con metodi convenzionali, è richiesto l’impiego di soluzioni avanzate di sicurezza informatica.

Cyber Warfare: La Nuova Frontiera dei Conflitti Digitali

Lo scenario di rischio nel cyber warfare deve includere anche le attività legate all’instabilità geopolitica a livello globale, che pongono gravi minacce a obiettivi istituzionali e infrastrutture critiche. Queste minacce possono avere impatti di sicurezza estremamente seri.
Si osserva un incremento nella sofisticazione degli attacchi cyber sponsorizzati da stati, che spesso impiegano intensivamente l’Intelligenza Artificiale (AI) e il Machine Learning. Il ruolo crescente dei deepfake nelle operazioni di disinformazione è particolarmente preoccupante, creando un paradosso in cui la cybersecurity si trova a dover “combattere l’AI con l’AI”. Questo porta a un ciclo di sfide e risposte sempre più complesso e a una sorta di corsa agli armamenti digitali, in cui sia i difensori che gli aggressori sono costretti a evolvere continuamente le loro strategie.
Questo panorama, con il rischio di ingenti perdite economiche, ha un impatto diretto anche sul mercato delle cyber insurance. Le compagnie assicurative devono adattarsi rapidamente a questo contesto in evoluzione, bilanciando il rischio crescente con polizze adeguate e servizi innovativi.

Cyber Insurance: Sfide e Crescita del Mercato

Negli ultimi tre anni, il mercato delle assicurazioni contro gli attacchi informatici ha registrato una rapida crescita, stimolata dalla situazione di incertezza globale e dall’aumento dei costi medi legati agli attacchi cyber. Attualmente, si stima che il valore globale di questo mercato superi i 7 miliardi di dollari, con previsioni di una crescita inarrestabile nel 2024.
In questo contesto, la cyber warfare e l’intelligenza artificiale stanno acquisendo un ruolo sempre più rilevante nel settore delle assicurazioni cyber. L’evolversi della guerra cibernetica ha spinto le compagnie assicurative a ripensare le proprie polizze per salvaguardare il mercato da rischi insostenibili. Questa è una sfida complessa, specialmente considerando le difficoltà nell’attribuire gli attacchi a specifici attori o stati minaccianti.
L’aumento della sofisticazione e della frequenza degli attacchi informatici richiede un’analisi del rischio più accurata e dettagliata. Di conseguenza, si assiste a un incremento dei premi assicurativi e a condizioni di copertura più stringenti, spingendo le aziende ad adottare standard di sicurezza più elevati.
Di fronte a questa realtà, diventa fondamentale sviluppare strategie di prevenzione efficaci, che includano la formazione dei dipendenti e l’adozione di tecnologie di sicurezza all’avanguardia. Questo contribuirà non solo a un maggiore livello di consapevolezza in materia di sicurezza informatica, ma anche all’implementazione di posture di sicurezza più adeguate e robuste nelle organizzazioni.

Cybersecurity nell’Era del 5G e dell’Edge Computing

L’adozione in aumento dell’Edge computing, resa possibile dall’espansione delle reti 5G, segna un’innovazione significativa nel campo della cybersecurity.
Si prevede che l’elaborazione decentrata di grandi quantità di dati possa accelerare non solo l’automazione dei processi produttivi ma anche dei controlli di sicurezza. Questo è particolarmente rilevante nel contesto delle Smart Factory, dove l’Edge computing favorisce l’integrazione delle tecnologie di Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), promuovendo l’adozione di soluzioni di sicurezza più integrate ed efficaci.
Nel panorama della cybersecurity, l’Edge Computing e il 5G presentano sfide uniche. I dispositivi edge, elaborando dati localmente, ampliano la superficie di attacco e pertanto necessitano di protezioni specifiche a livello di dispositivo, aumentando la necessità di una sicurezza distribuita. Inoltre, il 5G, con la sua maggiore velocità e connettività, introduce nuove vulnerabilità di rete. Ciò implica la necessità di una gestione avanzata della sicurezza dei dati in transito, in particolare attraverso l’uso di crittografia.
Di conseguenza, l’integrazione di queste tecnologie richiede un approccio olistico e multi-livello alla sicurezza, per garantire una protezione efficace contro le minacce emergenti in questo scenario tecnologico in rapida evoluzione.

Blockchain e Cybersecurity: Bilanciare Opportunità e Rischi

Le tecnologie blockchain emergono come risorse preziose nel campo della cybersecurity, offrendo vantaggi significativi come la riservatezza garantita dalla crittografia dei dati e una maggiore resilienza delle reti.
Sebbene la blockchain sia già un pilastro nel settore finanziario, si prevede che il suo impatto maggiore nella cybersecurity si manifesti nella protezione dei dati. Grazie alla sua natura immutabile e trasparente, la blockchain può offrire livelli avanzati di sicurezza e affidabilità per la gestione e la conservazione dei dati sensibili.
Tuttavia, è essenziale riconoscere i rischi associati alla natura aperta e decentralizzata della blockchain. Questa struttura può complicare i controlli di sicurezza, potenzialmente esponendo a minacce specifiche come attacchi mirati agli Smart Contracts o furti di criptovalute. Un esempio di ciò è stato un attacco avvenuto nel settembre 2023, che ha portato al furto di oltre 200 milioni di dollari in criptovalute. Pertanto, è fondamentale adottare misure di sicurezza rigorose e specifiche per mitigare tali rischi e garantire la sicurezza delle transazioni e dei dati gestiti attraverso la blockchain.

Cyber Security Skills: La Crescente Domanda di Competenze

Un aspetto fondamentale nell’ambito della cybersecurity è rappresentato dagli investimenti necessari per sviluppare le competenze specifiche in questo settore. È essenziale garantire che la richiesta crescente di esperti di sicurezza informatica in ogni ambito lavorativo non sia ostacolata dalla carenza di professionisti qualificati.
Attualmente, si stima che ci sia una lacuna di oltre 4 milioni di professionisti specializzati in cybersecurity a livello globale, soprattutto nelle aree dell’Intelligenza Artificiale/Machine Learning (AI/ML) e della cloud security. Questa carenza è destinata probabilmente a intensificarsi nei prossimi anni. Pertanto, è cruciale intensificare gli sforzi nell’educazione e nella formazione professionale in cybersecurity, al fine di colmare questo divario e rispondere efficacemente alle sfide di sicurezza in continuo mutamento. Questo richiederà non solo investimenti in programmi educativi e di formazione, ma anche un’attenzione particolare al continuo aggiornamento delle competenze per tenere il passo con le evoluzioni tecnologiche e le nuove minacce.

Conclusioni

Affrontare efficacemente le sfide del panorama della cybersecurity dipenderà significativamente dalle decisioni prese dagli organismi regolamentari.
Ciò include l’attesa per la Convenzione ONU sul Cybercrime, attualmente in fase di elaborazione, che mira a stabilire un quadro normativo globale per contrastare il crimine informatico. In parallelo, vi è il Regolamento UE sull’intelligenza artificiale, recentemente aggiornato, il quale ha suscitato alcune controversie relative alle decisioni prese in merito ai diritti civili. Questi sviluppi normativi sottolineano l’importanza di un approccio alla sicurezza informatica che privilegi la formazione continua e la cooperazione tra i diversi attori, sia a livello nazionale che internazionale, anche nel 2024. Tale approccio è fondamentale per garantire una risposta efficace e coordinata alle minacce in costante evoluzione nel campo della cybersecurity.

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